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Quante calorie ha il gelato artigianale?

Se siete amanti del gelato e vi siete chiesti quante calorie ha il vostro gelato artigianale allora questo articolo è per voi. 

Tutti amano il gelato, gelati alla crema, alla frutta, vegani, artigianali, confezionati: ce n’è per tutti i gusti. Quante volte però si riesce a mangiare un gelato senza sensi di colpa, chiedendosi quante calorie ha il nostro gelato preferito? Cerchiamo di capire meglio. 

Calorie del gelato artigianale: differenze tra gusti

Non tutti i gelati sono uguali, alcuni gelati hanno più calorie di altri. Dobbiamo prima di tutto dividere il gelato in due grandi categorie: gelati alle creme e gelati alla frutta. 

I gelati sono normalmente composti da zucchero, uova e latte, o panna. Questi sono ingredienti di base ai quali si vanno ad aggiungere aromi vari. Le calorie variano in base agli ingredienti. I gelati artigianali alle creme sono più calorici rispetto ai gusti alla frutta, in quanto contengono di norma più latte e uova. Questo in quanto i gusti alla frutta hanno di norma la stessa quantità di zucchero, ma meno latte e uova perché non richiedono quella cremosità. 

Ovviamente i ghiaccioli, le granite e i sorbetti hanno ancora meno carico calorico rispetto ai gelati. 

Partendo dagli ingredienti di base bisogna considerare che un grammo di zucchero apporta 4 calorie, un grammo di proteine ne apporta altrettante, mentre un grammo di grasso ne apporta 9. Di conseguenza più aumenta il contenuto di grassi nel gelato più aumentano le calorie. Ad esempio i gelati che contengono la panna hanno un carico calorico maggiore. 

Vediamo meglio i numeri

Calorie del gelato artigianale: esempi

Facciamo alcuni esempi concreti sulle calorie dei gelati. Abbiamo visto la differenza tra gelati alla crema e gelati alla frutta, vediamo dati alla mano cosa cambia. Un cono medio alla frutta contiene all’incirca 130 calorie, mentre un gelato alla crema ha all’incirca 190 calorie. Se scegliete il gelato al cioccolato apportate circa 240 calorie. Il gelato al pistacchio, molto in voga, può superare le 300 calorie. Se poi al gelato si aggiunge la panna o qualche topping il conteggio calorico aumenta ancora. 

Il gelato, se saporito e cremoso, non può essere anche ipocalorico. Se si vuole uno sfizio freddo a basso contenuto di calorie allora bisogna optare per un ghiacciolo. 

E per quanto riguarda la differenza tra gelati artigianali e gelati confezionati? In questo caso i gelati confezionati di solito contengono più calorie, perché ai tre ingredienti di base vanno aggiunti oli e grassi vegetali che servono ad aumentare la cremosità. Un gelato artigianale alla crema contiene circa 190 calorie, mentre un gelato confezionato dello stesso gusto ne apporta 210. Non va meglio per i gelati alla frutta, che hanno in media 30 calorie in più per porzione nei gelati confezionati. 

Ricapitolando, per 100 grammi di gelato:

  • Gelato alla frutta: 120-130 Kcal
  • Gelato alla crema 165-190 Kcal
  • Gelato al cioccolato 200-240 Kcal
  • Gelato artigianale al pistacchio: 180 Kcal
  • Gelato artigianale stracciatella: 190 Kcal
  • Gelato artigianale nocciola: 185 Kcal
  • Gelato artigianale alla Nutella: 250 kcal
  • Gelato artigianale allo yogurt: 150 Kcal
calorie gelato artigianale
via Pinterest

Concludendo, è possibile gustare un buon gelato, inserendolo nella propria alimentazione, senza rinunciare al gusto e alla cremosità. E’ meglio rivolgersi alla gelateria artigianale di fiducia oppure fare il gelato in casa conoscendo bene la qualità degli ingredienti e utilizzando una macchina per fare il gelato. 

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Macchina per fare il gelato professionale in casa: quale scegliere

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Scegliere la gelatiera più adatta alle tue esigenze

Sarebbe bello non dover comprare il gelato industriale, gustarsi un buon gelato fatto in casa con ingredienti genuini? Se hai pensato di produrre il gelato da te, con frutta di stagione e scegliendo gli ingredienti di primissima qualità allora sicuramente hai cercato una macchina per fare il gelato in modo professionale.

In questo articolo ti aiutiamo a scegliere la macchina per fare il gelato professionale in casa, in modo che tu possa orientarti su diversi aspetti e tipologie.

Puoi optare tra due tipologie di macchina: non autorefrigerante e autorefrigerante.

Le due tipologie si differenziano per il fatto che le prime richiedono il pre-raffreddamento del recipiente in freezer, mentre le seconde sono dotate di un compressore che funge anche per raffreddare il recipiente. Per scegliere la macchina giusta bisogna capire quali necessità hai e come utilizzerai la macchina. 

Come funziona la macchina per fare il gelato professionale in casa

Prima di comprare la macchina per fare il gelato professionale in casa bisogna conoscere bene il funzionamento della gelatiera. 

Perché è molto comodo avere la gelatiera in casa? Ebbene, uno dei vantaggi principali del fare il gelato in casa con una macchina professionale è poter avere il massimo controllo sugli ingredienti utilizzati, il che la rende perfetta in caso di intolleranze o allergie. Non solo. Il controllo totale degli ingredienti consente di selezionare solo materia prima di ottima qualità e di gustare quindi un gelato molto più buono e saporito.

Con la gelatiera, se fate il gelato in casa spesso, potreste risparmiare un bel po’ rispetto ad acquistare il gelato in una gelateria artigianale, dove un kg di gelato arriva a costare dai 20 ai 40 euro al chilo. Questo rende la gelatiera particolarmente economica. 

Infine, con la gelatiera potete sperimentare e utilizzare materia prima coltivata da voi o acquistata a km 0, creando gusti di gelato nuovi. 

Come scegliere la gelatiera giusta per te

Quando si sceglie la gelatiera bisogna considerare l’uso effettivo che se ne farà. Esistono due tipologie di gelatiera: quella autorefrigerante e quella non-autorefrigerante. Le gelatiere con il sistema di congelamento integrato presentano alcuni vantaggi. 

Le gelatiere autorefrigeranti sono più veloci nel produrre il gelato e più facili da utilizzare, non è necessario riporre il gelato in freezer, ma sarà la macchina a congelare il prodotto e a mantecarlo per ottenere un gelato cremoso. 

Gli svantaggi delle macchine autorefrigeranti sono principalmente il costo e il fatto che richiedono spazio, perché ingombrano parecchio. 

Le gelatiere prive di sistema di congelamento richiedono l’utilizzo del freezer per preparare il gelato e di conseguenza maggiore tempo per ottenere il prodotto finito. Per contro sono molto più contenute, occupano  meno spazio e costano meno rispetto all’altra tipologia. Tuttavia di solito in dotazione riceverai un solo recipiente e di conseguenza potrai fare un solo gusto alla volta, perché dovrai riporlo in freezer per almeno 12 ore prima di poter terminare la preparazione. Il costo è abbastanza accessibile, va dai 35 ai 70 euro, mentre le gelatiere autorefrigeranti hanno costi che partono dagli 80 euro e arrivano a costare anche 300. 

Se hai intenzione di produrre gelato spesso e desideri avere più gusti a disposizione, allora la macchina autorefrigerante fa al caso tuo. L’investimento iniziale richiesto è più alto, ma ripaga nel tempo, perché puoi preparare il gelato in massimo 40 minuti, che è un vantaggio enorme rispetto alle 12 e passa ore della macchina priva di sistema di congelamento. 

Questi sono i pro e i contro delle due tipologie di macchine, ma tirando le somme, come capire qual è la macchina giusta per te?

Il prezzo è una componente importante nella scelta, se hai un budget ristretto punta su macchine che costano di meno. Tuttavia il prezzo non è l’unico fattore da considerare. Bisogna valutare quante volte utilizzerai la macchina e quanto gelato vuoi produrre. 

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GELATO FRITTO A Palermo

Come fare il gelato fritto a prova di errori

Il miglior gelato fritto: la ricetta

GELATO FRITTO A Palermo

Hai provato il gelato fritto al tuo ristorante preferito e vorresti rifarlo in casa, ma ti sembra una cosa complicatissima? Lo so, perché l’idea di mettere un ingrediente come il gelato nell’olio caldo presagisce disastri in cucina e spreco di cibo. Ma ti assicuro che non è così.  Se segui il procedimento che ti spiego qui ti renderai conto di quanto sia facile e veloce da fare il gelato fritto senza commettere errori. 

Ci sono due modi per friggere il gelato. Uno di questi prevede l’uso del pane, mentre l’altro più facile è senza friggere il gelato, ma ricoperto di cornflakes e aromi. Vediamo insieme come si fa. 

Ti spiego tutti e due i modi così che tu possa provarli entrambi. 

Gelato fritto con il pane

Per fare questo gelato fritto ti servirà del gelato, del pane, 50 gr di farina, 75 ml di acqua e olio di semi di girasole o di arachide.  Con la paletta per i gelati o con un cucchiaio crea una pallina di gelato su un foglio di pellicola da cucina. A me piace friggere un gelato semplice, alla crema, ma puoi usare il gusto che preferisci. Modella la pallina con le mani e mettila in freezer per almeno 3 ore. 

Prendi il pane, tipo quello per i tramezzini, e tiralo con il mattarello in modo da ricoprire la pallina congelata che nel mentre avrai tirato fuori dal freezer ( e tolto la pellicola, mi raccomando).  Una volta che avrai ricoperto la pallina da gelato con il pane riavvolgi tutto di nuovo nella pellicola trasparente e rimetti in freezer per altre 2-3 ore, il tempo che la pallina diventi dura. 

Prepara la pastella mescolando la farina con l’acqua frizzante. Togli le palline dal freezer e anche la pellicola e passale nella pastella. Scalda l’olio per bene e friggi le palline di gelato finché non diventano dorate. 

gelato fritto

Gelato fritto senza frittura

Puoi prepare il gelato fritto usando i corn flakes. Ti servirà: gelato, dei cornflakes, una noce di burro, una spolverata di cannella macinata, 2 cucchiai di zucchero di canna. Il procedimento è simile al precedente. Devi creare delle palline con il gelato, avvolgerle nella pellicola trasparente e congelarle per almeno 3 ore affinché diventino dure. 

In una padella sciogli la noce di burro, aggiungi i cornflakes, la cannella per insaporire e mescola di tanto in tanto finché non diventano dorati. Fai attenzione a non bruciare i cornflakes. Togli dal fuoco e mescola con lo zucchero di canna. 

Quando si sarà raffreddato togli il gelato dal congelatore e togli la pellicola trasparente. Rotola il gelato nella miscela di cereali e servi con della panna o delle amarene sciroppate. Non si formerà il guscio croccante della pastella, ma questo gelato senza frittura non ha nulla da invidiare quello classico e ti permette di renderlo particolare con le guarniture. Infatti, al posto della cannella puoi usare le scaglie di cocco o il cacao in polvere. 

città dove si mangia un buon gelato

Le città italiane dove si mangia un buon gelato

Quando si parla di eccellenze italiane, è impossibile non chiamare in causa il gelato. Quali sono le città dove si gusta il migliore? Nelle prossime righe di questo articolo, ne abbiamo selezionate alcune.

Torino

Torino è una città dalla tradizione dolciaria molto antica. Quando la si nomina, la prima immagine che viene in mente è senza dubbio il gianduiotto. Da non dimenticare sono anche le numerose gelaterie artigianali sotto la Mole. Quando si parla dei gusti, non mancano ingredienti che omaggiano la tradizione piemontese, come il già citato gianduiotto o la nocciola.

Venezia

Gustare un gelato per le strade di Venezia: fantastico, vero? Assolutamente sì! Tra i piaceri per il palato che si possono scoprire esplorando la Serenissima, il gelato ha indubbiamente un posto d’onore. Sono diverse le gelaterie a cui si può fare riferimento quando si parla di delizie in laguna.

Dalla Gelateria Ca’ D’Oro fino alla Gelatoteca Suso, tra gli esercizi con recensioni migliori online, le alternative non mancano. Ovviamente dopo aver gustato il gelato si possono scoprire le meraviglie delle città – da Piazza San Marco fino al Ponte di Rialto – senza dimenticare il fascino del gioco. Tra bonus deposito casino e fiches, tra le sale di Ca’ Vendramin Calergi e Ca’ Noghera gli appassionati di poker e di gambling in generale possono passare delle serate indimenticabili.

Roma

Il nostro viaggio alla scoperta delle città italiane dove si mangia un buon gelato non può non prendere in considerazione Roma. Nella capitale sono numerose le gelaterie che rendono onore a una delle eccellenze della tradizione dolciaria italiana. Tra queste è possibile citare indubbiamente Giolitti, ma anche la Gelateria dei Gracchi, uno degli esercizi che hanno fatto guadagnare alla Città Eterna un posto nell’elenco delle capitali del gelato. Quando si parla di questo esercizio, non si può non fare un veloce cenno ai gusti alla frutta secca, vere e proprie chicche che conquistano sia i turisti, sia chi vive all’ombra del cupolone.

Pieve di Cadore

Forse non tutti sanno che… la Valle di Cadore è considerata la culla italiana del gelato (i suoi artigiani sono emigrati in tutto il mondo, portando la loro arte in Paesi come la Germania, Stati Uniti, Austria etc.). Entrando nel vivo delle caratteristiche del prodotto della zona, facciamo presente che è famoso per essere particolarmente morbido. Se si ha intenzione di gustarlo si può fare un giro a Pieve di Cadore, perla del bellunese famosa per indirizzi come Gelateria alla Fontana, Gelateria al Centro e Gelateria Pia (si tratta di alcuni dei nomi più apprezzati sul web).

Milano

Facciamo ora un salto sotto la Madonnina. Una città dal respiro internazionale come Milano è ricca di punti di riferimento importanti quando si parla di gelato. Giusto per citare qualche alternativa, ricordiamo la possibilità di gustare un ottimo gelato nel quadrilatero della moda facendo un giro da Cova, pasticceria meneghina storica – è uno degli indirizzi più celebri in assoluto – che, quando si parla della delizia a cui stiamo dedicando questo articolo, offre davvero tanto. Tra le chicche più amate c’è senza dubbio il gelato al caffè!

Come non citare poi la Gelateria della Musica? Luogo perfetto quando si punta a conciliare la scoperta delle bellezze di Milano – si trova in zona Navigli – e i piaceri del palato, è un brand di fama internazionale che coniuga la ritualità del gelato alla meraviglia delle sette note.

Concludiamo con un veloce cenno a un altro indirizzo considerato un must sia dai turisti, sia dai milanesi doc: stiamo parlando de Il Massimo del Gelato, poco lontano dal suggestivo Cimitero Monumentale, vero e proprio museo a cielo aperto, e dalla Fabbrica del Vapore.

gelaterie coronavirus

Post Coronavirus: le gelaterie tra i nuovi business redditizi

L’emergenza sanitaria causata dal SARS-CoV-2 ci ha messi davanti alla necessità di ridefinire molti business e di crearne di nuovi. Quali sono i più redditizi? Sono tantissime le persone che si fanno questa domanda e, in questo articolo, noi abbiamo cercato di dare una risposta.

Gelaterie artigianali: il boom del delivery

Il gelato è da sempre un prodotto che si presta all’asporto. Non sorprende quindi che, da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, i numeri del delivery siano cresciuti tantissimo. Giusto per capire come è cambiata la situazione, ricordiamo che, secondo le stime di Deliveroo, le richieste di gelato artigianale sono cresciute di oltre il 300% rispetto all’autunno 2019. Un aumento considerevole se si considera anche il fatto di avere a che fare con mesi fuori stagione.

Entrando nel vivo di queste statistiche, è bene specificare che rappresentano una vittoria per gli operatori del settore non solo per quanto riguarda la reazione alle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Come evidenziato da più parti, infatti, da diverso tempo gli operatori del mondo del gelato artigianale si stanno impegnando per dare un boost alle vendite nel periodo lontano dalla stagione primaverile ed estiva.

Gli altri business da tenere in considerazione

Come già detto, l’emergenza sanitaria ha spinto tantissime persone a rivedere il loro modo di approcciarsi al mondo del lavoro. Per chi opera a livello imprenditoriale, il cigno nero del Covid ha portato a ripensare la struttura del proprio business. Tornando un attimo al caso delle gelaterie, un chiaro esempio riguarda il lavoro su nuove preparazioni, ma anche l’aumento considerevole di esercizi artigianali che si avvalgono dei servizi delle grandi piattaforme di delivery.

Quali sono, oltre all’appena citata eccellenza italiana, gli altri business che è il caso di tenere in considerazione in questo periodo di cambiamento e di preparazione a una normalità diversa rispetto a quella che conoscevamo prima di febbraio 2020? Un doveroso cenno deve essere dedicato alla formazione online. La didattica a distanza è entrata a far parte della vita di tantissimi studenti che vivono il percorso scolare, ma anche di professionisti che devono rimanere al passo con i temi nel settore in cui operano.

Il successo della formazione online, diventata in molti casi necessaria, nasce anche dal fatto che, dati alla mano, il blended learning, ossia l’insegnamento che combina sessioni live e apprendimento digitale, risulta estremamente efficace (interessante a tal proposito è uno studio del 2018 condotto dalla società Towards Maturity, lavoro che ha permesso di dimostrare come nelle organizzazioni di maggior successo venga adottato proprio un approccio blended).

Proseguendo con l’elenco dei business redditizi nel post Covid, è impossibile non chiamare in causa il gambling. Legale in Italia dal 2011, con le restrizioni sociali ha visto crescere notevolmente i suoi numeri. Se si ha un po’ dimestichezza con il web, una buona idea per dare vita a un’attività di successo può prevedere il fatto di lanciarsi nel mondo delle affiliazioni, mettendo online portali grazie ai quali guadagnare attraverso le iscrizioni a tutti i migliori siti italiani legali di poker online.

Concludiamo il nostro breve viaggio alla scoperta dei business da tenere d’occhio nel post Covid parlando del social media management. L’accelerazione digitale ha portato tantissime aziende a rendersi conto della rilevanza di una presenza social di qualità, fondamentale anche per le realtà che vendono online e che, per continuare ad avere successo, necessitano di un customer care di livello, aspetto che può essere gestito al meglio grazie a un social media manager esperto.

Lo stesso discorso può essere fatto parlando di chi, in ambito social, si occupa di strategia, mettendo in campo una professionalità basilare per far sì che una determinata azienda si distingua dalla concorrenza.

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Il gelato che mangi è artigianale? 4 punti a cui prestare attenzione  

Noi italiani amiamo il gelato e dimostriamo questo nostro amore mangiandolo in grande stile. Secondo Coldiretti siamo i primi nella classifica europea dei consumatori di gelato e ne consumiamo circa sei chilogrammi a persona all’anno. Una cosa molto interessante è la stagionalità nel consumo di gelato che oggi non è più consumato esclusivamente nei mesi caldi, ma durante tutto l’anno. 

Dal momento che siamo forti consumatori, noi italiani dovremmo anche essere ottimi conoscitori del gelato, che prepariamo da centinaia di anni. Non sempre è così e a volte ci accontentiamo di mangiare a far mangiare ai nostri bambini un composto di grassi, conservanti, insaporitori e coloranti. 

Alla domanda “Come riconosci un gelato artigianale?” la maggior parte degli italiani hanno risposto: “È artigianale se viene prodotto nello stesso luogo in cui viene acquistato” e “È artigianale se è prodotto con materie prime fresche”. Non è un punto di partenza sbagliato, perché un buon gelato artigianale è preparato con ingredienti freschi ed è normalmente prodotto nel laboratorio vicino a dove viene venduto. 

Ma quali sono alcune caratteristiche che dobbiamo sempre trovare in un gelato non solo artigianale, ma anche buono?

  1. Ingredienti: ogni gelateria di qualità dovrebbe avere esposti gli ingredienti che dovrebbero essere pochi e naturali. Additivi, grassi idrogenati, coloranti e stabilizzanti sono banditi, ma sicuramente troverete l’ingrediente che dà nome al gusto come la fragola o il limone o quello che vi aspettereste di trovare come le uova nella crema o il cacao nella cioccolata. Altri ingredienti che troverete saranno il latte e la panna vaccini o vegetali, le uova e lo zucchero.
  2. Consistenza: il gelato artigianale è cremoso e vellutato. Non è né troppo freddo, né troppo caldo, la normalità è che tenda a sciogliersi, soprattutto se la temperatura è calda ma non è normale né che diventi liquido in pochi secondi, né che si mantenga congelato per parecchio tempo. Questo ci fa pensare a quelle incredibili montagne di gelato all’interno di vaschette sottodimensionate. Il contenuto sembra cremoso e buono, ma il fatto che conservi il suo aspetto di gelato nonostante sia visibilmente al di sopra della temperatura di conservazione può essere indice della presenza di grassi idrogenati. 
  3. Colore: senza timore di cadere nell’ovvietà: il gelato deve avere una tonalità più chiara del colore dell’alimento che ne costituisce l’ingrediente principale. Il suo vero colore. Perché puntiamo l’attenzione sulla parola vero? Perché a volte la nostra immaginazione gioca strani scherzi e ci fa pensare al gelato  di un colore molto più forte degli ingredienti che lo compongono come ad esempio quello di pistacchio di un verde intenso. Non fidiamo i di gelati di colori brillanti ed eccessivi: è probabile che contengano coloranti. 
  4. Sapore: il gusto del gelato deve essere evidente e persistente. Perché? Perché in commercio ci sono basi su cui costruire tutti i gusti a cui può essere aggiunto l’ingrediente “caratterizzante”. Un gelato fatto a regola d’arte non deve essere composto di basi prefrabbricate, ma dei singoli ingredienti che lo compongono. Un gelato di nocciola deve sapere all’inizio dell’assaggio e per tutto il corso del tempo di nocciola, non di crema con un po’ di nocciola!

Un’ultima precisazione. Per decidere se la gelateria in cui siete vi piace davvero, vi consigliamo di dare un’occhiata alla sua pulizia, se possibile anche gettando uno sguardo ai locali di produzione. Magari vi chiederete “e che c’entra la pulizia dei locali con il gelato artigianale?”. 

Il punto è che l’artigianalità a volte può essere confusa con il pressappochismo e un artigiano del gelato, così come chiunque si occupi di produzione di alimenti, deve utilizzare una buona impresa di pulizie che lavori in modo da garantire non solo la pulizia ma l’igienizzazione dei locali in cui si opera. 

Seguite i nostri consigli per la degustazione di un buon gelato ed esercitate il giusto diritto di scelta: abbiamo la possibilità di avere davvero il meglio, perché non farlo?

gelateria in franchising

Come funziona il business delle gelaterie in franchising

Cosa devi sapere per gestire un’attività redditizia

Aprire una gelateria nel 2020 può rivelarsi una buona idea, a patto di sviluppare e acquisire determinate competenze per saperla gestire al meglio. 

Aprire una gelateria in franchising: da dove si comincia

gelateria in franchising

Mi conviene aprire una gelateria in franchising? 

Aprire una gelateria, specialmente in franchising può essere un’ottimo investimento e ti spiego subito i motivi.

Il gelato è uno dei prodotti tipici del Made in Italy, popolare nel mondo intero e ormai questo business non è più legato alla stagionalità, ma può funzionare tutto l’anno. 

Tuttavia, aprire un’attività in proprio senza nessun tipo di competenza in questo campo può rivelarsi rischioso e fallimentare. 

Inoltre iniziare un business nel campo alimentare senza nessun tipo di brand di supporto alle spalle richiede investimenti notevoli per riuscire a differenziarsi dalla massa di altre gelaterie anonime, per finire poi a lottare con i collossi di questo mercato.

Ecco perché il franchising è un’ottima soluzione. 

Il franchising dà l’opportunità di avviare un’attività in proprio anche a chi non è del settore, per due motivi.

Il primo motivo del successo dei franchising è che, rispetto ad aprire una gelateria da soli, i costi di avviamento dell’attività sono molto più bassi.

Inoltre il franchising offre la possibilità anche a chi è nuovo a questo mercato e anche nuovo a gestire attività di essere supportato per l’avvio dell’attività con la formazione garantita dalla società affiliante. 

Ma allora aprire una gelateria in franchising  non mi costa nulla?

Falso.

Aprire una gelateria in franchising ha costi inferiori di aprirne una tutta propria partendo da zero, ma non significa che si tratta di un’attività che si può fare senza un minimo investimento.

Ci sono infatti le fee di affiliazione da pagare alla società affiliante che sono quei costi che vengono sostenuti per i servizi che il franchisor offre per supportare l’attività, ma è un investimento che vale la pena di valutare perché fa risparmiare tempo e denaro all’imprenditore nella fase iniziale dell’attività. 

Da dove devo iniziare per aprire una gelateria in franchising

Una delle decisioni fondamentali quando si apre una gelateria in franchising è scegliere la società giusta alla quale affiliarsi. Bisogna valutare bene il territorio sul quale si vuole avviare l’attività e individuare il franchising più idoneo al quale rivolgersi in base alle proprie esigenze.

Da tenere in considerazione quando si sceglie la casa madre alla quale affiliarsi è la formazione offerta. Il franchisor infatti dovrà insegnarti il mestiere di fare il gelato, a gestirlo correttamente, a presentarlo in modo appetibile all’occhio. Si tratta di un alimento particolare da gestire pertanto richiede una formazione specifica. A meno che la casa madre non invii al affiliato il gelato già pronto. 

Dovrai sapere come deve essere il locale e quali standard deve rispettare per trovarne uno adatto.

Infine, la cosa da non sottovalutare, dovrai assaggiare il prodotto prima di deciderti se affiliarti o meno. Questo è importante non solo per valutare la qualità del prodotto e il suo gusto, fattore del tutto soggettivo, ma anche per osservare da vicino la popolarità del marchio, il successo degli altri affiliati alla catena.

Quali competenze devi avere per aprire un’attività

Mettersi in proprio è un desiderio legittimo, spesso mosso dalla voglia di cambiare vita, di passare da dipendenti ad un’attività autonoma, più redditizia e che dia maggiori gratificazioni economiche e personali. 

Tante persone scelgono questa strada, ma bisogna tenere a mente che nei primi tre anni di attività il 50% delle imprese fallisce.

Perché accade questo?

Certamente non per crisi o per congiure di vario tipo, tant’è vero che se osservi in giro ci sono tante attività che funzionano e molto bene. 

La differenza tra un’attività di successo e una destinata a fallire in poco tempo è nelle competenze di chi gestisce l’attività. 

Questo è un fattore trasversale e non riguarda solo le gelaterie in franchising, ma coinvolge tutte le attività, dal settore ristorativo all’abbigliamento, al settore del benessere della persona come per esempio lo shiatsu. Gli imprenditori che vogliono gestire aziende floride e sostenibili nel tempo necessitano di percorsi formativi che li aiutino a comprendere meglio come si crea una strategia di marketing e di come si promuove la propria attività. 

Concludendo, non esistono business cattivi o business buoni, ma solo imprenditori preparati e imprenditori impreparati. Non è mai una questione di soldi, ma è una questione di competenze e di capacità da acquisire che trasforma un’idea imprenditoriale in un’attività di successo. 

abbinamento gelato

I migliori abbinamenti del gusto dei gelati

Gelato un alimento conosciuto e diffuso in tutto il mondo. Un dolce che ha sempre stuzzicato la fantasia delle persone. I gelati possono essere divisi in due grandi categorie: confezionati oppure sfusi. Noi in questo articolo analizzeremo sostanzialmente quelli sfusi o il classico gelato artigianale. Ad esempio ne esistono alcuni che sono più ricercati e probabilmente più gustosi.

Ovviamente anche qui ognuno ha le sue preferenze e preferisce abbinare un gusto con un altro, piuttosto che magari farlo con altri. Questo alimento si consuma generalmente nel periodo estivo, essendo fresco e quindi in grado di dare refrigerio a chi lo consuma. Ciò non vuol dire che nella stagione invernale non possa e non venga consumato.

abbinamento gelato

I gelati

I gelati possono essere consumati in coppetta o ad esempio con delle cialde che possono essere di 1-2 o anche più gusti, che ovviamente vanno abbinati a seconda delle preferenze di ognuno di noi.

Gli abbinamenti più conosciuti e probabilmente più diffusi, sono ad esempio: panna e cioccolato, crema e cioccolato, altrimenti ci possono essere anche gusti differenti, quali ad esempio tiramisù e zuppa inglese, o ad esempio gusti che riportano alla frutta e quindi, fragola e limone, melone e anguria.

C’è chi ama menta e cioccolato, pistacchio e nocciola. Insomma sono tanti i gusti e tanti gli abbinamenti possibili in grado di soddisfare il palato di chi ama consumare questo tipo di alimento.

La divisione in tre grandi categorie

Queste sono tutti i discorsi scatterò possiamo comunque assumere in un discorso leggermente più tecnico e allora qui dovremmo dividere la categoria del gelato in tre grandi sotto sezioni. Esse potrebbero essere riconosciute in: cremealla frutta e allo yogurt. Il gelato inoltre inoltre è un alimento che viene catalogato come non dietetico.

Anche questa è una di quelle affermazioni che non è del tutto veritiera; nel senso che oggi esistono tante varietà di gelato e tante soluzioni. Anche perché ad esempio c’è chi non può assumere una quantità di zuccheri eccessiva, tanto che esistono dei gelati senza zuccheri, senza glutine o senza lattosio. Insomma ci sono talmente tante soluzioni che tutti possono essere accontentati.

Gli abbinamenti interessanti

In fondo, quando si entra in gelateria, ognuno ha già le idee piuttosto chiare e pregusta ciò che desidera ordinare. Spesso ci si ritrova per andare sul sicuro, a scegliere sempre la stessa tipologia di abbinamento.

Quella che magari conosciamo di più e che soddisfa il nostro palato, ma comunque esistono anche altri abbinamenti oltre a quelli classici che abbiamo citato prima, che possono comunque essere molto buoni e magari sorprenderci. Il consiglio che è sempre valido è quello di non mischiare frutta e creme, con le eccezioni fatte dal cioccolato e dal fior di latte sono un po’ neutri e combinabili a piacimento.

Quelli più azzardati

Si può provare, ad esempio, cioccolato e menta, oppure si può fare un abbinamento più in linea con i tempi, come cioccolato e mandarino o cioccolato ed arancia, che ricorda quei buonissimi dolcetti fatti di croccante cioccolata intorno a morbida essenza di agrumi all’interno. Si possono provare anche abbinamenti un po’ più audaci o comunque insoliti, e magari scoprire che questi sono veramente buoni facciamo degli esempi.

Un audace abbinamento tra limone e liquirizia, mentre per coloro che prediligono gusti più intensi si può optare per una combinazione di zuppa inglese, torroncino e panna cotta, un gelato che potrebbe tranquillamente sostituire una cena. Insomma il gelato e quindi un alimento che si presta parecchio a diverse sperimentazioni, abbinamenti particolari. Probabilmente il più consumato è il classico panna e cioccolato, che essendo bianco e nero, potrebbe in un certo senso far contenti i tifosi di numerose squadre di calcio che indossano questi tipo di maglia e hanno questi colori sociali.

gelato alla fragola2

Come fare il gelato alla fragola in casa

Il gelato alla fragola è un gustosissimo dolce che non mancherà di deliziare il tuo palato e quello dei tuoi commensali ma… sai come realizzarlo? Come fare il gelato alla fragola in casa? Quali sono i passaggi che dovresti fare per poterti aggiudicare un dolce homemade in grado di soddisfare ogni ambizione culinaria?

Nelle righe che seguono cercheremo di comprendere in che modo puoi realizzare un gelato alla fragola dolce e cremoso, con una ricetta semplicissima, che ti permetterà di ottenere dei risultati davvero fantastici in pochissimi istanti!

GELATO ALLA FRAGOLA

Ingredienti gelato alla fragola in casa

Questa versione semplificata utile per fare il gelato alla fragola in casa si basa su pochissimi ingredienti: non preoccuparti, perché nonostante questa semplicità di elementi di base, il risultato sarà comunque notevole.

In particolare, ciò di cui hai bisogno è una panna da montare, che fornirà maggiore volume e sapore al tuo gelato, e il latte condensato, che invece addolcirà la miscela e impedirà che il gelato diventi troppo duro. Considerato che uno di questi ingredienti non “funziona” senza l’altro e nessuno dei due ingredienti può essere sostituito da questa ricetta… non ti rimane che procurarteli (e, mi raccomando, che siano di ottima qualità, come vuole Brioscia.it!).

Detto ciò, avrai anche necessità di un po’ di vaniglia: un’aggiunta importante alla tua ricetta del gelato alla fragola, perché è in grado di mantenere il gelato abbastanza morbido da poterlo raccogliere e servire facilmente. Infine, avrai evidentemente bisogno di una purea di fragole. Tutti gli ingredienti possono essere facilmente acquistati in supermercato o in negozi biologici.

Come fare il gelato alla fragola

Ora che sai quali sono gli ingredienti di base che ti servono, non ti rimane che passare all’azione! Combina insieme panna montata, latte condensato e vaniglia, e quindi aggiungi una tazza di purea di fragole fresche. Facile, no?

Ma vediamo la versione più dettagliata:

  1. prepara la purea di fragole. Se non vuoi comprarla in commercio, prendi delle fragole, sminuzzale e cospargi con un po’ di zucchero, per poi cuocere a fuoco basso per 1 ora;
  2. metti tutto in un robot da cucina al fine di ottenere un composto cremoso. Una volta raffreddato, frusta con latte condensato e vaniglia per combinare e aerare;
  3. monta la panna e poi unisci delicatamente la miscela di fragole e panna insieme. Bada bene a fare questo passaggio con la giusta leggerezza, perché se sbatterai furiosamente gli ingredienti, finirai con il distruggere la loro sofficità;
  4. versa in un contenitore e poi congela per più di 12 ore.

Ciò che esce dal congelatore è… un bel gelato alla fragola pronto da gustare!

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Come conservare il gelato fatto in casa

Se avanza del gelato dopo la preparazione, potrai facilmente conservarlo in un contenitore ermetico nel tuo freezer. Se conservato correttamente, questo gelato potrà essere conservato e gustato fino a sei settimane dopo la preparazione.

Speriamo che questa ricetta ti sia stata utile per poter rendere ancora più creativa la tua opera culinaria: facci sapere come è andata!

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